Carrara e il Museo del marmo

Carrara e il marmo un binomio storico che ha origini molto lontane.
L’escavazione del marmo nelle Alpi Apuane ha origine nel I secolo a.C. e ha subito nel tempo profonde trasformazioni.

Anticamente l’escavazione era un attività estremamente pericolosa che avveniva con metodi ed utensili molto semplici e con un grande dispendio di tempo e di fatica a fronte di risultati modesti.
Le indagini archeologiche hanno restituito alcuni degli strumenti impiegati nel corso del tempo, oggi conservati in gran parte al Museo del Marmo e dei Beni Culturali della città di Carrara.

Fondato a Carrara nel 1982, il Museo civico del marmo è una struttura espositiva dedicata alla produzione e alla lavorazione del marmo nelle Alpi Apuane.

Al suo interno una marmoteca storica che raccoglie 310 campioni di marmo di grande formato relativi ai più importanti marmi prodotti in Italia ed all’estero fino al 1979 e rappresenta la raccolta storica più importante di questi materiali a livello nazionale.
Si tratta di marmi apuani e di altre parti della Toscana, di marmi liguri, piemontesi e di altre zone italiane. Fanno parte della raccolta marmologica anche numerosi campioni moderni dei principali marmi usati in epoca romana, tra i quali il rarissimo e preziosissimo “ekatonthalithos”, scavato nel deserto egiziano.

Il Museo del marmo raccoglie e conserva al suo interno opere di rara bellezza, quali reperti archeologici rinvenuti in cava, strumenti per l’estrazione e la lavorazione dall’epoca romana ai giorni nostri, minerali, fotografie originali d’epoca, la marmoteca e una sezione multimediale.

A partire dal 16 settembre e fino al 31 ottobre 2020, il Museo del marmo di Carrara sarà aperto gratuitamente con visite guidate dal martedì alla domenica dalle 10 alle 16.

Per informazioni e contatti: Tel. +39 0585 845746 – Email museo.del.marmo@comune.carrara.ms.it