Storia Gualtiero Corsi Srl

Storia

Nell’anno 2000, “l’impresa” della storica famiglia Corsi di Carrara, presente nel settore del Marmo di Carrara fin dalla metà dell’Ottocento, prosegue con la costituzione della nuova società Gualtiero Corsi S.r.l., che svolgerà la sua attività di estrazione all’interno del bacino marmifero della zona di Colonnata nell’antica cava di marmo denominata “Cima di Gioia”.

L’attività estrattiva procede sotto la direzione della famiglia Corsi fino al 2010, anno in cui la concessione e la proprietà dell’Azienda vengono cedute alla Cooperativa Cavatori di Gioia, che detiene la concessione di cave confinanti con la Gualtiero Corsi S.r.l..

L’Azienda continua a tutt’oggi il suo lavoro di coltivazione, mantenendo la sua denominazione e il prestigio consolidato negli anni dagli originari proprietari.
La dinamicità della produzione dovuta ad un’abile strategia di coltivazione nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza e all’acquisizione di importanti cantieri minerari limitrofi, rende possibile una crescita e una vivace apertura verso nuove lavorazioni artistiche dei materiali escavati nelle cave di Carrara, con produzione di manufatti rivolti ai più ampi settori commerciali.

Nel 2017 nasce così il Marchio Venedretta Luxury, un brand che crea oggetti di alto design e complementi d’arredo e gioielli uomo, donna.
Venedretta Luxury è il frutto di una prospettiva ambiziosa che immagina il rilancio di una filiera del design di lusso e della lavorazione del Marmo di Carrara in chiave decisamente moderna ed originale, fornendo contemporanemante un contributo al recupero di quegli aspetti culturali ed estetici nel tempo affievolitisi e mettendo al centro il territorio con le sue peculiarità.

A gennaio 2018 la Gualtiero Corsi si trasferisce nel cuore della città di Carrara, nei nuovi uffici di Via Roma, in galleria, un nuovo inizio per un’Azienda che coltiva da sempre aspirazioni e desiderio di crescita.

Nella foto:

  • a sinistra il murales realizzato sulla parete più alta della cava di marmo Cima di Gioia nel maggio 2017 dallo street artist brasiliano Eduardo Kobra
  • a destra la base di una colonna risalente all’epoca romana ritrovata all’interno della cava