Giornata Internazionale della Donna: il busto in marmo di Costanza Bonarelli

L’8 marzo ricorre la “Giornata internazionale dei diritti della donna” per ricordare le discriminazioni e violenze che le donne subiscono e hanno subìto nel mondo.
Una delle figure che incarnano meglio il messaggio di questo giorno importante, è Costanza Bonarelli.

Moglie di Matteo Bonarelli, un aiutante di Gian Lorenzo Bernini, aveva ventidue anni quando conobbe il celebre scultore quarantenne, scapolo e famosissimo e divenne la sua amante.
Dopo qualche anno di passione, Gian Lorenzo Bernini venne a sapere che nella vita di Costanza c’era un nuovo legame, Luigi Bernini, fratello dello scultore.
Gian Lorenzo Bernini appostatosi sotto l’abitazione della giovane, attese l’uscita del fratello, lo inseguì

Un servitore di Gian Lorenzo, intanto, bussava alla porta di Costanza con un dono.
La ragazza non fece forse nemmeno in tempo a sorridere. La lama di un rasoio le incise la curva delle guance con la volontà di devastarle il volto, di toglierle per sempre la bellezza, sfregiandola in nome di un possesso frustrato.

L’epilogo della stori vide Luigi in esilio, il servo in carcere e Costanza condannata per adulterio.
Per Gian Lorenzo Bernini venne invece disposta solo una sanzione, poi condonata a patto che lo scultore prendesse moglie.

In occasione della mostra organizzata agli Uffizi contro la violenza sulle donne, Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, a proposito del busto di Costanza Piccolomini Bonarelli, afferma

In mostra la guardiamo non solo come un capolavoro di uno dei massimi scultori barocchi, ma siamo invitati a riflettere sull’efferata violenza dei forti contro i deboli. E a meditare sul dolore inenarrabile della sopravvivenza.